sabato 14 gennaio 2012

 il testo di una mia canzone del 1999

Giorni d'inverno

Nei giorni lenti dai contorni incerti sostano quieti dei volti inerti;
l’albore del tempo privo di brio svanisce nel vento che è più di un brusio;
un povero vecchio dal passo stentato  è l’emblema abbattuto di un lontano passato.

E tu solitario che lasci la via cammini lottando con la nostalgia;
e tu solitario non perder la voce eterno viandante che porti la croce.
Le foglie ingiallite cascano in branco si posano a terra - un tappeto ormai stanco -
fuma il comignolo, tace la casa  dal vetro un bambino guarda la strada;
ardono i ceppi in grossi camini sostano uccelli nei biancospini.

E tu solitario che lasci la via cammini lottando con la nostalgia;
e tu solitario non perder la voce eterno viandante che porti la croce.

Cala il sipario su zolle gelate il mondo che dorme attende l’estate;
riposano gli occhi in un sonno pesante la neve coi fiocchi addolcisce ogni amante.

E tu solitario che sempre hai amato ritrova te stesso, poeta incantato;
e tu solitario che perdi la via cammini nel freddo lasciando una scia.

domenica 1 gennaio 2012

qualche mio haiku dalla raccolta DALL'IO ALL'UNIVERSO 2011


Passi incerti
fra il mio andare
e il mio restare

Come le stelle
tra gli alberi spogli
pensieri sparsi
 
Senso d’eterno
è incomprensibile
la conoscenza