il testo di una mia canzone del 1999
Giorni d'inverno
Nei giorni lenti dai contorni incerti sostano quieti dei volti inerti;
l’albore del tempo privo di brio svanisce nel vento che è più di un brusio;
un povero vecchio dal passo stentato è l’emblema abbattuto di un lontano passato.
E tu solitario che lasci la via cammini lottando con la nostalgia;
e tu solitario non perder la voce eterno viandante che porti la croce.
Le foglie ingiallite cascano in branco si posano a terra - un tappeto ormai stanco -
fuma il comignolo, tace la casa dal vetro un bambino guarda la strada;
ardono i ceppi in grossi camini sostano uccelli nei biancospini.
E tu solitario che lasci la via cammini lottando con la nostalgia;
e tu solitario non perder la voce eterno viandante che porti la croce.
Cala il sipario su zolle gelate il mondo che dorme attende l’estate;
riposano gli occhi in un sonno pesante la neve coi fiocchi addolcisce ogni amante.
E tu solitario che sempre hai amato ritrova te stesso, poeta incantato;
e tu solitario che perdi la via cammini nel freddo lasciando una scia.
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