domenica 23 dicembre 2012

NELLA NEBBIA



NELLA NEBBIA

Danza l'eterno danzatore, 
nel continuo mutare cosmico, 
danza senza sosta 
ma l'ossessione 
gli affretta il passo. 
Per disordinate direzioni 
il ballerino aleggia, 
solingo nella disperazione
 lotta contro l'incertezza
che stipa il suo cammino  
di vaghe presenze.
Tutto é sfumato, caotico, insensato. 
Bizzarri presentimenti 
si stemperano 
nel fumo gelato 
che annichilisce 
le sue movenze 
e depreda 
le sue convinzioni.

venerdì 16 novembre 2012

COMPONIMENTO GIOVANILE



 DALLA RACCOLTA GIOVANILE- FRAMMENTI CAOTICI-

La tenda dell'alba si schiude
il tappeto di buio svanisce.
Il mio corpo è azzurro 
il mio cuore é d'argento scintillante. 
L'universo indossa abiti di raso,
si spoglia e brilla solo. 
Sui lidi fioriscono spighe blu e oro.
Un suono -come fumo fra le foglie­- si alza 
ed anche la mia anima sollevandosi 
solca 1'incantesimo di un'eterna giovinezza. 
Sull'orlo di un campo di polline 
il sole si arrampica in cielo 
e splende. 
È sbocciato un nuovo giorno 
che corona ogni forma 
con pennellate di magia

mercoledì 31 ottobre 2012

A TE CHE PIANGI



A te che piangi 
ai tuoi occhi tristi  
al tuo corpo straziato 
alla tua. voglia di crescere 
al tuo difficile passato 
al tuo oscuro presente 
al tuo incerto futuro; 
a te bambino indifeso, 
esposto all'ingiuria 
io dedico
il mio canto,
e í miei più bei pensieri;
a te rivolgo il mio illimitato amore

venerdì 19 ottobre 2012

GIORNI D'INVERNO



GIORNI D'INVERNO- testo di una mia canzone scritta nel 2001

Nei giorni lenti dai contorni incerti 
sostano quieti dei volti inerti; 
l'albore del tempo privo di brio 
svanisce nel vento 
che é più di un brusio; 
un povero vecchio dal passo stentato 
è l'emblema abbattuto di un lontano passato.
E tu solitario che lasci la via 
cammini lottando con la nostalgia; 
e tu solitario non perder la voce 
eterno viandante che porta la croce.
Le foglie ingiallite cascano in branco 
si posano a terra - un tappeto ormai stanco - 
fuma il comignolo, tace la casa 
al vetro un bambino guarda la strada; 
ardono i ceppi in grossi camini 
sostano uccelli nei biancospini.
E tu solitario che lasci la via 
cammini lottando con la nostalgia; 
e tu solitario non perder la voce 
eterno viandante che porta la croce.
Cala il sipario su zolle gelate 
il mondo che dorme attende l'estate; 
riposano gli occhi in un sonno pesante 
la neve coi fiocchi addolcisce ogni amante.
E tu solitario che sempre hai amato

ritrova te stesso, poeta incantato; 

e tu solitario che perdi la via 

cammini nel freddo lasciando una scia.

venerdì 12 ottobre 2012

PSEUDO HAIKU - RACCOLTA- DALL'ORTO



Sopra l’orto
giganteggia la luna
al gracidar di rane



Nebbia d’agosto
vela il giardino
i miei pensieri


Si veston d’autunno
l’orto e il giardino
dai caldi colori


Tinte sbiadite
sulle foglie secche
eserciti di cimici


Defunti i pomodori
nella terra umida
spunta il radicchio


Al filo di vento
la foglia d’autunno
dondola e cade

venerdì 28 settembre 2012

POESIA GIOVANILE



da FRAMMENTI CAOTICI, raccolta poetica giovanile


E' atroce ogni luna
amaro ogni sole
se non ci sei tu
ad ispirare
le mie parole.

venerdì 21 settembre 2012

poesia d'amore




 dalla raccolta giovanile FRAMMENTI CAOTICI

Nel mio petto
eri già
un ramo d'amore fiorito.
Nella mia mente però
solo un lampo
nel cielo d'estate

venerdì 14 settembre 2012

SPECCHIO NOTTURNO

 poesia giovanile dalla raccolta FRAMMENTI CAOTICI

SPECCHIO NOTTURNO
Quando la luna
 ti ha baciata
 ha letto nel profondo
la tua anima.
II chiarore argenteo
ha riflesso
la tua natura
nella mia.
In un silenzio solenne
nella quiete totale della notte
una ghirlanda di segreti
ha coronato la mia fronte,
lampo infinito di beatitudine
filo invisibile di armonia.

giovedì 30 agosto 2012

IL PRESENTE


un'altra poesia giovanile tratta dalla raccolta FRAMMENTI CAOTICI

Tu che mi tenti, 
tu che sai come sollecitare
 il mio ardente divampare; 
tu che fuggendo rimani, 
tu che all'improvviso 
bruci ogni domani. 
Tu che accendi i miei desideri, 
tu che ami all'istante 
e non accetti pensieri. 
Tu che vuoi annegare i ricordi
 e ridurre in cenere il futuro;
 tu che ti chiami presente,
 e non ti fermi su niente.

giovedì 23 agosto 2012

RIVEDO

dalla raccolta FRAMMENTI CAOTICI (poesie giovanili)


Rivedo 
nella mia mente 
i volti cari 
lontani 
sbiaditi 
indelebili 
nella memoria. 
Risento 
nei miei ricordi 
intensi e piacevoli 
le fragranze 
dei miei giorni d'infanzia.
Rivivo 
nei miei sogni 
quelle atmosfere 
piene di magia
 intrise di giubilo,
entusiasmo, 
curiosità.
La casa 
il viale 
gli amici 
gli zii 
i nonni. 
Fra un saluto e l'altro 
la poesia del tempo 
che se ne va...

sabato 18 agosto 2012

IL TEMPO


 Ecco un'altra poesia giovanile tratta dalla raccolta FRAMMENTI CAOTICI

Eppure inesorabile il tempo 
corre
lambisce 
calpesta 
accarezza 
distrugge 
rammenta, 
ed infine, 
modella strane forme, 
per ingioiellare -interrogando con superba esigenza -
­il senso stesso 
della nostra breve vita.

venerdì 3 agosto 2012

BALENANDO IN BURRASCA

continua la pubblicazione delle liriche giovanili composte dal 1996 al 2001. dalla raccolta FRAMMENTI CAOTICI


BALENANDO IN BURRASCA
Non so dove i gabbiani 
abbiano un nido 
non so se di notte 
dormono o vagano. 
Da azzurre distese marine 
pescano il cibo, 
ai piedi di scogli appuntiti,
 isolati 
abbracciano i giorni 
cercando l'amore; 
annunciano piogge, tempeste, uragani. 
Balenando in burrasca, 
in volo perpetuo 
salutano il mondo 
con risa un po' rauche. 
Non so dove i gabbiani
cercano un rifugio 
non so quali pensieri
possano avere; 
dai moli argentati 
spiccano il volo: 
assomigliano a me, 
in preda a tormenti. 
Forse capisco il loro penare 
perché vivo vagando, 
schiumando ìn burrasca. 
Balenando in burrasca, 
in volo perpetuo, 
anch'io come loro cerco una via, 
cerco una via.. ..

giovedì 26 luglio 2012

LA BALLATA DELL'INIZIO DEL MONDO


 poesia giovanile, ispirata da un vissuto onirico, dalla raccolta FRAMMENTI CAOTICI

LA BALLATA DELL'INIZIO DEL MONDO

Avviluppato in silenzio
 finivo vagando 
smarrito nel tempo 
giacqui insonne. 
Acqua, fuoco e vento 
rantolavano 
un creato di immane splendore
 a me perveniva 
-Anima vuota di un mondo freddo­
Echeggiò per me
 in quell'era di storia, 
tristezza, stupore, bellezza, memoria 
Monti maestosi 
coperti da un manto 
come un loto stupendo 
sbocciavano spontanei.
Contemplavo rapito 
un concerto di suoni 
la luce fioca invadeva 
il mio essere.
-Anima calda di un mondo arroventato­
Ero assemblato con il nuovo cosmo 
in sconsolata veste 
di pastore errante; 
pascolavano fiere 
su sterminate distese 
fra stelle cadenti 
di sublime follia. 
Non c'erano genti, 
solo forte energia. 
La terra bramava
 una vita oziosa 
e il fuoco inerme
 in un cerchio chiuso 
e oceani d'acqua 
varcavano confini. 
Istanti irraggiungibili 
fra memorie remote, 
mondo allo sfascio 
in acque profonde 
in sogni dorati 
su ali d'argento.

Ispirato da un vissuto onirico visionario

giovedì 19 luglio 2012

LA TUA VOCE E' LA MIA VOCE


La tua voce è la mia voce
il mio corpo è il tuo corpo i tuoi sentimenti 
sono i miei sentimenti
 il mio destino
 è il tuo destino. 
Sono un uomo come te 
nei miei sogni e nei tuoi desideri ... 
sono nato, cresco, vivo, muoio, rinasco proprio come te. 
Siamo talmente simili a tal punto di confondere il mio sguardo con il tuo. 
Viviamo insieme in questo mondo 
avvertiamo le stesse sensazioni 
ma in realtà siamo soli. 
Ognuno è solo...
la vita è solitudine.

giovedì 12 luglio 2012

COSì SON NATO


dalla raccolta poetica giovanile "FRAMMENTI CAOTICI"

COSI’ SON NATO
Da una lacrima d'amore caduta danzante sull'erba, 
accarezzata dal vento, 
baciata dal sole, 
purificata dalla neve 
sono nato rosa.
Fiore di delizie cresciuto solitario, 
libero e vivace sbocciato radiante.
Lacrima di sacrificio 
affondata in oceani di desideri,
 lacrima calda di speranza 
creatrice di vita.
Rosa raggiante 
mutata e rigenerata in monumentale olivo, 
ora rivestito di edera sempreverde folta e rampicante, 
simulatrice di eternità misteriosa

venerdì 6 luglio 2012

DA FRAMMENTI CAOTICI

nei prossimi mesi editerò tutti i miei testi poetci giovanili composti tra il 1996 e il 2000, raccolti in 2 libretti

da FRAMMENTI CAOTICI

Tu che stai leggendo le mie parole
non perderti
tra le sottigliezze della forma
ma cogline il senso più profondo.
Tu che mi stai guardando
ignora gli abiti che indosso
ma cerca la mia anima.
Tu che mi stai pensando
non rovistare fra i miei pensieri
ma ascolta il mio cuore

venerdì 18 maggio 2012

PSEUDO HAIKU

alcuni brevi composizione in stile haiku (non rispettando la metrica)


Ombre e luci
nel riverbero della notte
lacqua del canale


Luce nel buio
prima notte destate
fari e stelle


Uno sciame di nuvole
scivola nella notte
lo svanire dei rumori

venerdì 11 maggio 2012

A OGNUNO IL SUO DIO

questo è il testo di una mia canzone scritta nel 2001


A OGNUNO IL SUO DIO
Il Dio giullare di nenie e filastrocche 
il Dio di festa nei primi ruzzoloni il Dio col flauto cortese rubacuori; 
il Dio fatica di madre partoriente 
il Dio del sole nel padre che ritorna 
il Dio saggezza, stupore, nostalgia.
E la neve silenziosa posala sua voce invisibile bisbiglio nel sonno di un bambino.
Il Dio del bosco, degli alberi e dei fiori
il Dio selvaggio cavallo sempre in corsa
 il Dio incostante nel volo di farfalla; 
il Dio cantore cicala dell'estate
 il Dio poeta formica dell'inverno, 
i1 Dio scultore dell'uomo e della donna; 
il Dio nel vento, nel ghiaccio e nella nebbia
 il Dio del tuono, del fulmine nel cielo 
il Dio di pace che spezza le catene.
Ma il bambino aperti gli occhi, fuori dai sogni è un passero inzuppato come pane nella pioggia.
Il Dio ricchezza, prestigio, fama e gloria 
il Dio imputato per tragiche crociate 
il Dio che piange lacrime di colpa; 
il Dio bugiardo preghiera senza grazia 
il Dio redento dall'odio e dal peccato
 il Dio perdono trovato in -un abbraccio; 
il Dio nell'attimo svanito in un istante 
nei primi passi e nell'ultimo respiro é un Dio di luce che vibra eternamente.
E' una corsa infinita, la giostra che gira così giorno dopo giorno, 

a ognuno i1 suo Dio, a ognuno il suo...Dio.

sabato 5 maggio 2012

NON PREOCCUPARTI (CI PENSO IO)


questo è il testo di una mia canzone scritta agli inizi degli anni 2000 sul subdolo mondo della politica
NON PREOCCUPARTI, CI PENSO IO
Avanzo come un treno verso la città, il mio bastone nero non ti spaventerà,
politica é il mio nome e sono qui per te con leggi, e compromessi, ma senza un perché
Siediti e lavora, non puoi alzarti solo o ti farai del male se non ci sono;   
non aprire bocca, coraggio, non fiatare conserva la tua voce per me dovrai cantare;
Avanzo come un treno verso la città con carghi di promesse e con la verità; 
politica é il mio nome e resto qui perché ti costruirò il futuro, ti sentirai un re.
In guardia il mio sorriso, non sono seducente? Ti invito alla mia festa, tu non portare niente. 
Non devi scervellarti, avanti, non pensare che tanto é i1 mio mestiere saperti manovrare.
Avanzo come un treno verso la città è la mia folle corsa non ti sorprenderà 
politica è il mio nome, decido io per te. Dai non preoccuparti lascia fare a me.

sabato 3 marzo 2012

LA MIA "TERRA DI MEZZO":IL MONDO DI RIO BASSO


Rio Basso è un borgo della pianura padana, circondato interamente da un bosco di olmi, ippocastani, aceri, ontani e frassini, situato in prossimità di fontanili, rogge e stagni.
In questa terra abitano personaggi anarchici, fuori dal tempo e dagli schemi, carichi di umanità, passionali e stralunati, pieni di storie da raccontare e di ricordi, con lo sguardo fiero proiettato al futuro.
Rio Basso è il mio rifugio dell’anima nel quale risiede la geografia dei miei affetti, ove, appena è possibile, mi proteggo dagli altri e dalle mie paure.
A Rio Basso, tutte le creature hanno diritto alla vita
A Rio Basso è ancora possibile trovare l’autenticità e il senso profondo dell’esistenza.



 

 

sabato 25 febbraio 2012

un segno dei tempi


testo di una canzone scritta nel 1998, ispirata alla vita di molti secoli fa nel rione di porta Folcero nel borgo di Caravaggio. In questo rione è nato il sommo pittore Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, in una casa situata a 50 metri dalla casa dei miei bisnonni, nella quale sono cresciuto.
UN SEGNO DEI TEMPI
La nebbia vela i campi, fitta ed avvolgente il vento di pianura sibila tagliente; un mercante ciarlatano non imbroglia il contadino l'oste apre la porta e offre del buon vino.
Immagini dei tempi fra gesta leggendarie solcano la storia fra miti e la barbarie;
racconti di cavalli, di astuti comandanti, la roccaforte, il borgo, con gli umili e i briganti.
Gli avanzi del prestigio antichi come il mondo riemergono dal ventre di un vicolo profondo; í bambini scalzi e nudi inseguono le stagioni pescando in fossi chiari, al ritmo di canzoni.
Immagini dei tempi, sono segni del passato la chiesa, il cimitero, la piazza, il porticato; rivedo quella gente tornare orgogliosa la sera sta calando il rione si riposa.
La vecchia lavandaia seduta in riva a un fosso narra la leggenda di un granatiere rosso; sul sentiero dei ricordi ha lasciato il suo sorriso ora pensa solamente ad andare in paradiso...
Immagini dei tempi ritmati dal lavoro, la casa, la campagna, il grano era l'oro; nel cuore ha un solo uomo che lei ha sempre amato e un bacio come dono che non ha mai scordato.

pseudo-haiku


 ...ancora qualche breve composizione ispirata agli haiku...


Ogni mia cellula,
amore infinito:
gravitazione universale


Catarsi o ristagno?
Perpetua pioggia,
occhi socchiusi


Abito di foglie
spirito di terra:
alchimia naturale

sabato 14 gennaio 2012

 il testo di una mia canzone del 1999

Giorni d'inverno

Nei giorni lenti dai contorni incerti sostano quieti dei volti inerti;
l’albore del tempo privo di brio svanisce nel vento che è più di un brusio;
un povero vecchio dal passo stentato  è l’emblema abbattuto di un lontano passato.

E tu solitario che lasci la via cammini lottando con la nostalgia;
e tu solitario non perder la voce eterno viandante che porti la croce.
Le foglie ingiallite cascano in branco si posano a terra - un tappeto ormai stanco -
fuma il comignolo, tace la casa  dal vetro un bambino guarda la strada;
ardono i ceppi in grossi camini sostano uccelli nei biancospini.

E tu solitario che lasci la via cammini lottando con la nostalgia;
e tu solitario non perder la voce eterno viandante che porti la croce.

Cala il sipario su zolle gelate il mondo che dorme attende l’estate;
riposano gli occhi in un sonno pesante la neve coi fiocchi addolcisce ogni amante.

E tu solitario che sempre hai amato ritrova te stesso, poeta incantato;
e tu solitario che perdi la via cammini nel freddo lasciando una scia.

domenica 1 gennaio 2012

qualche mio haiku dalla raccolta DALL'IO ALL'UNIVERSO 2011


Passi incerti
fra il mio andare
e il mio restare

Come le stelle
tra gli alberi spogli
pensieri sparsi
 
Senso d’eterno
è incomprensibile
la conoscenza